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Rolling Stone - intervista a SUGA di BRIAN HIATT



“Suga su come i BTS restano affamati anche dopo aver conquistato il mondo”


“A volte penso, 'Perché ho dovuto passare così tanto tempo in uno studio?’” dice Suga.


Con i suoi testi pungenti e confessionali, un flusso di tecnica che può raggiungere livelli di intensità emotiva simili a quelli di Busta Rhymes, una vasta produzione e crediti di scrittura e un'etica del lavoro indomabile, Suga è un pezzo indispensabile dell'anima artistica collettiva dei BTS. Ad aprile, si è seduto nella sede della sua etichetta, indossando un berretto grigio lavorato a maglia, una mascherina bianca e un parka nero mentre parlava delle sue battaglie contro la depressione, del suo processo di scrittura delle canzoni, della fame dopo aver conquistato il mondo e molto altro ancora.


Hai subito un intervento chirurgico alla fine dell'anno scorso per un infortunio alla spalla che credo risalga ai tuoi giorni da apprendista. Come ti senti?

Molto meglio. Resta ancora un po' di terapia fisica che devo fare, ma va molto meglio. E, sì, ho subito l'infortunio in un incidente quando avevo 20 anni e poi, mentre continuavo a peggiorare, mi è stato consigliato di sottopormi a un intervento chirurgico. Fortunatamente, c'è stato un pò di tempo che mi ha permesso di eseguire questa procedura. Quindi è quello che abbiamo fatto.


È davvero impressionante che tu abbia eseguito coreografie elaborate per tutti questi anni con questo infortunio. Come ci sei riuscito?

Penso che l'anno prima dell'intervento stavo ricevendo cure, iniezioni, quasi mensilmente. Ma c'erano momenti in cui non riuscivo a sollevare le braccia o ad avere una gamma completa di movimenti nel mezzo di un concerto. Quindi non è stato tanto a causa del dolore ma si è trattato più di sapere se sarei stato in grado di continuare a fare queste esibizioni o meno. Quando ti esibisci effettivamente, grazie all'adrenalina e quant'altro, non fa davvero male. Ho fatto esperienza che il giorno dopo avrei sentito dolore e vissuto il disagio di non poter alzare le braccia.


Adoro la canzone "First Love", in cui parli della tua prima infatuazione per il tuo pianoforte e per la musica. I testi suggeriscono che il tuo amore per la musica è anche una fonte di tormento; cosa stava succedendo in quel periodo?

Quando stavo lavorando a "First Love", volevo esprimere un mix di emozioni diverse, perché il primo amore non vuol dire solo vivere cose positive, ci sono anche le cose amare. Quindi stavo parlando con Mr. Bang di allegare la metafora del primo amore al primo momento in cui ho conosciuto la musica. L'obiettivo di quell’'amore è un pianoforte, ma potrebbe essere qualsiasi cosa: un amico, qualsiasi altra entità. Quindi, volevo mostrare le emozioni che stavo vivendo.


Sei stato aperto nei tuoi testi, parlando di depressione e altre lotte. Come stai ora?

Adesso mi sento a mio agio e mi sento bene, ma quel tipo di emozioni negative vanno e vengono. Quindi è quasi come il freddo. Potrebbe tornare in un ciclo di un anno, un anno e mezzo. Ma quando sento le persone dire che quando ascoltano la mia musica e si sentono a proprio agio e sono consolate da quei testi che esprimono queste emozioni, mi fa sentire molto bene. È molto incoraggiante. Penso che, per chiunque, queste emozioni non siano qualcosa che deve essere nascosto. Devono essere discusse ed espresse. Qualunque siano le emozioni che sto provando, sono sempre pronto a esprimerle ora, come lo ero prima.


Hai scritto molte canzoni per i BTS, molte canzoni per te stesso e molte canzoni per altre persone. Qual è di solito il tuo processo di composizione delle canzoni?

Il processo è davvero diverso per ogni canzone. A volte può essere una parola che compare e io costruisco su quella parola, o qualcuno potrebbe fare una richiesta in un certo modo in cui vorrebbe che fosse sviluppata una canzone. Spesso, decidiamo un tema e poi in un certo senso lavoriamo liberamente dal tema generale più ampio che possiamo avere. Ma solitamente, quando lavoro su una canzone, creo prima il ritmo, poi la melodia e il rap e infine i testi. In genere è così che costruisco una canzone.


Come va con la tua chitarra?

Poiché la mia spalla è migliorata molto, sono tornato a suonare la chitarra. Ho suonato le canzoni di altre persone per esercitarmi, ovviamente, e non vedo l'ora che arrivi un momento nel lontano futuro di poter cantare e suonare la chitarra allo stesso tempo. Questo è ciò a cui sto lavorando.


In "Dope" fai una battuta fantastica sulla tua giovinezza che marcisce in uno studio. Ma ti sei mai pentito di questo?

Non ho rimpianti per il lavoro che svolgo nello studio. Quei giorni e quei momenti mi hanno permesso di avere il tipo di opportunità che ho ora e oggi. Quindi non ho rimpianti. Ma a volte penso: "Perché ho dovuto passare così tanto tempo in uno studio?" [ride] Perché non sono andato più veloce. Ho dovuto fare tutto da capo. Perché non ho potuto riposarmi un po' di più o prendere una boccata d’aria? Penso questo.


Tu, RM e J-Hope avete tutti questi grandiosi doppi e tripli sensi e altri giochi di parole che possono essere persi per gli ascoltatori che non parlano coreano: le traduzioni non possono trasmettere tutto questo. È frustrante che alcuni dei tuoi fan stranieri possano perdere certe cose?

Quando ero piccolo, ovviamente, ascoltavo hip-hop e pop americani e il mio inglese non è molto buono. Quindi ho letto i testi e le traduzioni dei testi. E, ciò che i madrelingua inglesi possono considerare le battute chiave, i versi chiave, le battute finali, davvero non riuscivo a capirli a causa della complessità della lingua. E, penso, questa è una parte inevitabile della barriera linguistica. Credo sia importante cercare di trovare un mezzo felice in cui le persone di entrambe le lingue e culture o altre lingue lo capiscano. Quindi proviamo a scrivere testi un pò nel mezzo, che possono essere compresi da persone che parlano altre lingue. Inoltre, sto studiando sempre di più l'inglese, cercando di familiarizzarmi con esso. Quindi, se riusciamo a far capire i testi sia ai coreani che agli anglofoni, sarebbe fantastico. Ma dico di nuovo, è qualcosa che provo anche io.


Sono a conoscenza di una storia, che ai tuoi genitori non piaceva la tua scelta di seguire il rap, che hanno persino strappato i tuoi testi. Come ti ha influenzato questo?

I miei genitori non capivano il rap. Sono una generazione lontana dalla mia e non hanno mai ascoltato il rap; non faceva parte della musica che ascoltavano. Quindi è naturale che fossero contrari a quello che stavo facendo. E, naturalmente, anche essere un musicista è una professione molto instabile. Quindi posso capire perfettamente perché i miei genitori erano contrari a quello che stavo facendo. Ma penso che questo mi abbia motivato o mi abbia aiutato a lavorare di più perché c'era qualcosa che in quel momento dovevo dimostrare. Ho dovuto mostrare ai miei genitori che era possibile. Quindi mi ha spinto e motivato a lavorare ancora di più.


Dopo tutto quello che i BTS hanno ottenuto, come fai a rimanere affamato?

Sono una di quelle persone che pensano che non solo le persone cambiano, ma che le persone debbano cambiare. Penso che sia così importante mantenere quella fame. Ma dai giorni in cui eravamo effettivamente affamati, abbiamo stabilito delle routine con noi stessi e tutto questo resta con te, anche se cambi come persona. Penso che siamo ancora in grado di attingere alle cose di cui abbiamo parlato quando eravamo appena affamati, in modo da poter mantenere quell'etica del lavoro e rimanere motivati, anche se cambiamo e cresciamo come persone. Ora, invece di avere fame, penso che siamo più arrabbiati! Arrabbiati e affamati [ride].




traduzione italiana a cura di SUGA Italia



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